La catena è il principale strumento di trasmissione del moto tra due ruote dentate distanziate fra loro e, pertanto, un approccio tradizionale ne introdurrebbe l’esame contestualmente allo studio dei principali organi di trasmissione. Il docente potrà spiegare oralmente e attraverso schemi ed elaborati grafici le caratteristiche dei denti delle ruote, la loro forma e quella dei vani, la variazione del numero dei giri delle ruote al variare della loro dimensione, il senso di rotazione necessario per il movimento congiunto degli ingranaggi e, infine, la relazione intercorrente tra questi ultimi e la catena. Al fine di chiarire maggiormente tali concetti potrà citare, ad esempio, il funzionamento della catena della bicicletta, sicuramente conosciuta dalla maggior parte degli alunni. Il docente potrà poi verificare l’effettiva comprensione degli argomenti trattati assegnando agli alunni esercizi teorici finalizzati alla individuazione del corretto senso di rotazione degli organi di trasmissione.
Diversamente, il metodo “flipped” stimola lo studente alla ricerca del sistema più efficace per far funzionare l’apparato manopola/finestrino. L’elemento catena, infatti, non è oggetto di preventiva spiegazione da parte del docente e perciò l’alunno potrà indicare diverse soluzioni al fine di risolvere il quesito allo stesso proposto. L’alunno potrà quindi elaborare diverse alternative, più o meno complesse ed attuabili, quali ad esempio una serie consequenziale di ingranaggi collegati fra di loro. L’esclusione di soluzioni troppo complesse e difficilmente praticabili farà infine emergere quella corretta o, comunque, da ritenere preferibile. L’opportunità di utilizzare la catena quale elemento di collegamento fra due ruote dentate non adiacenti fra loro potrà essere desunta anche dall’analisi degli elementi presenti nella esperienza quotidiana dell’alunno come, ad esempio, gli ingranaggi che consentono il movimento di una bicicletta. Non sarà necessario dunque impartire unicamente nozioni teoriche, ma lo studente verrà stimolato ad intraprendere una indagine critica della propria realtà circostante al fine di comprendere appieno i principi di funzionamento degli organi di trasmissione, individuandone infine le concrete applicazioni pratiche.
Per quanto riguarda l’organizzazione dell’intera attività, la possibilità concessa all’alunno di apprendere nozioni attraverso materiale didattico digitale, consentirà allo stesso di potersi soffermare su eventuali punti critici non appresi pienamente. Lo studente infatti sarà libero di poter vedere la videolezione più volte e a propria discrezione, senza dover necessariamente seguire le tempistiche della spiegazione orale compiuta dal docente in classe.
Inoltre gli alunni impareranno a relazionarsi fra loro e ad ampliare i propri punti di vista attraverso il lavoro di gruppo, durante il quale saranno chiamati a rispettare le opinioni altrui, esaminando le proprie in modo critico e puntuale.