La prospettiva fotografata – punti di vista

Io non insegno, ma ricordo bene il tipo di didattica utilizzata quando frequentavo la scuola da studentessa. Mi sento di sostenere che tutta la prima parte di attivazione, ricerca, produzione, elaborazione, coinvolgimento e peer instruction differisca totalmente dalle tecniche usate ai miei tempi e se avessi potuto seguire tale didattica sono sicura che molti (tutti?) dei problemi di apprendimento che ho riscontrato nel mio percorso non si sarebbero manifestati o sarei stata in grado di superarli e gestirli facilmente.

Solitamente il disegno tecnico viene introdotto con lezioni frontali dove il docente non esegue un’intera rappresentazione ma solo le parti salienti e vengono assegnati compiti da svolgere a casa coadiuvati da libri di testo non sempre comprensibili. Il risultato è che molti studenti non si appropriano delle tecniche, si annoiano a disegnare, non ne capiscono lo scopo e soprattutto il riferimento alla realtà. Con un approccio di questo genere credo di aver stimolato la curiosità e l’appagamento nell’aver intuito il passaggio dall’ambiente circostante, o meglio ancora da una propria idea di progetto, alla rappresentazione grafica.

L’immagine mentale si fa concreta.

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