Nella lezione classica, si espone un concetto, una formula. Invece in questo approccio flipped da me descritto, si punta a risolvere il quesito posto utilizzando varie strategie: dall’osservare la realtà a provare a tradurre la stessa con esempi pratici.
Con questa metodologia gli studenti controllano il loro apprendimento e si realizzano attività molto più coinvolgenti in classe.
Il ‘toccare con mano’ ritengo sia il modo migliore per fare comprendere e assimilare un concetto. Inoltre l’esperienza vissuta rimane impressa nella memoria visiva. I concetti astratti invece rimangono astratti.
Il tutto parte dalla sfida espressa nel video fatto visualizzare che riporta una moto, la passione sicuramente del 90% degli adolescenti. Si deve trovare il modo di fare partire questa moto con la miglior ripresa.
Con la realizzazione dei modellini, i ragazzi proveranno a collegare due corone, una piccola e una grande realizzate con i cartoncini, con una catena o cinghia (loro potranno usare spago o elastici per fare questa esperienza). Se proveranno a collegare le corone con un’asticella ciascuna ad una ruota fittizia, noteranno che, al compiere un giro completo della corona grande, quella piccola ne compierà di più, in tutti i modelli. Questo sarà evidente a colpo d’occhio osservando la velocità di rotazione delle due ruote fittizie: quella collegata alla corona piccola girerà più velocemente. Da ciò ne deriva il fatto che avrò più ripresa portando la corona piccola nella zona collegata alla parte motrice, quindi nella parte anteriore. Girando più in fretta avrò più spinta, quindi ripresa. Quindi la corona grande sarà posizionata posteriormente.
Sarà evidente che esiste un rapporto tra i giri compiuti dalla corona più piccola e i giri compiuti dalla corona più grande. Da ciò scaturisce il concetto di ‘rapporto tra organi di trasmissione’, espresso da una formula che, dopo essere stata compresa, può essere assimilata facilmente e quasi in maniera indelebile.