L’impostazione tradizionale prevede la spiegazione dell’attrito proponendo ai ragazzi lo schema del piano orizzontale con una cubo, successivamente si indicano la direzione e verso delle forze e si riporta la formula matematica.
A questo punto si svolgono esercizi con formule dirette e formule inverse.
Questo metodo tradizionale però non stimola i ragazzi alla giusta curiosità e voglia di approfondire il fenomeno fisico, ma rimane in loro (forse) solo una conoscenza statica, da memorizzare e poi, terminato l’argomento, da dimenticare.
Il percorso tradizionale non permette di raggiungere la piena consapevolezza del legame che c’è tra la natura dei materiali a contatto, della dimensione delle superfici a contatto e dalla pressione esercitata sulle due superfici.